mercoledì 9 novembre 2011

FARC e i bambini soldati, l'infanzia negata

Colombia, un paese sconvolto. Secondo al mondo dopo il Sudan per la percentuale di sfollati: oltre tre milioni di persone costrette a lasciare le proprie case in seguito a minacce, violenze e combattimenti tra le forze paramilitari. Secondo dati delle Nazioni Unite oltre 11.000 bambini sono stati coinvolti in vari scontri negli ultimi quasi 50 anni di guerriglia. Dati che suscitano estrema preoccupazione.


"La guerra è la madre di ogni cosa. O imparate a uccidere o sarete voi ad essere uccisi."

Parole pronunciate nel 1963, ma rimangono attuali dopo mezzo secolo in un paese travagliato da una guerra civile che sembra di non avere mai fine. Intanto chi soffre è la gente comune, il popolo colombiano che vorrebbe una tregua. Da parte dell'esercito,  delle milizie di destra, dei narcos, delle FARC, dell'ELN. Vorrebbe un paese pacifico dove i bambini hanno il diritto di studio, di gioco e  di essere felici, come tutti i bambini. E le madri non devono più preoccuparsi di quale formazione farà parte domani il loro figlio. Perchè spesso vengono reclutati dalla FARC come soldati proprio i bambini. Perchè, dicono loro, sono facili da sostituire. Secondo calcoli dell'Amnesty International almeno una terza parte delle truppe ancora non ha raggiunto maggiore età. C'e dell'altro - in alcune zone agrarie colombiane come Pato e Hulia che sono sotto il controllo dei guerriglieri, le famiglie sono costrette a cedere un figlio alle FARC poichè sia addestrato alla guerra. E questo non è altro che un rapimento, negare i diritti dei bambini è la cosa più crudele in assoluto. Non c'e nulla di più triste nel vedere un bambino con la divisa troppo grande, che invece di giocare a pallone impara ad utilizzare il Kalashnikov. Se un bambino non resiste e tenta la fuga viene fucilato come disertore. Siccome non ci vuole molto per convincere i bambini a combattere, vengono manipolati e mandati avanti, come carne di macello.
Questo fa perdere il senso del confine tra il bene e il male. Non c'e più nulla di poetico nella filosofia della guerriglia. Resta solo l'amaro in bocca, il sapore dell'impotenza.


Ma io credo che insieme possiamo cambiare il mondo.
Stop alla guerra. Stop all'uso di bambini soldato



In 47 anni di conflitto tra il governo di Bogotà e la guerriglia ci sono stati 300 000 morti, 3 milioni di sfollati (desplazados) e la soluzione sembra ancora lontana.

Qui, un report dell'UNICEF sui bambini soldati nel mondo.

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