giovedì 22 marzo 2012

Il mondo ha sete perchè abbiamo fame


22 marzo, Giornata Mondiale dell'Acqua 2012

Avete mai pensato bene cosa è l'acqua?

L'acqua e dentro di noi, letteralmente. Il nostro corpo è composto per grandissima parte di acqua, da una media del 75% nei neonati a circa 50% nella terza età. Tutti gli organismi viventi dipendono dall'acqua e ne contengono diverse quantità. Senza acqua non c'e vita. E ciò nonostante un miliardo di persone non hanno accesso all'acqua potabile. Due miliardi e ottocento milioni, di cui un miliardo sono bambini vivono senza accesso a una rete idraulica sicura. Le conseguenze sono molto gravi, ogni giorno muoiono almeno 4.000 bambini per malattie causate dall'uso di acqua inquinata. Questo mentre 12% della popolazione della Terra ha accesso all'85% delle risorse idriche e solo lo 0.5% dell'acqua del pianeta è potabile. E senza acqua non si può produrre cibo.
La Giornata Mondiale dell'Acqua viene celebrata  ogni anno, il  22 marzo. Questa giornata dedicata all'acqua potabile è stata proposta alla Conferenza sull'ambiente e lo sviluppo (UNCED) che si è tenuta nel 1992 a Rio di Janeiro, Brasile. Il suo scopo è di attirare e sensibilizzare l'opinione pubblica sulle questioni dell'importanza dell'acqua potabile e la difesa delle risorse idriche. Ogni celebrazione annuale è associata ad un aspetto specifico dell'acqua potabile. Quest'anno il tema è la sicurezza dei prodotti alimentari e l'acqua potabile. Lo slogan "Il mondo ha sete perchè abbiamo fame", in riferimento all'importanza dell'approvvigionamento di acqua fresca e potabile unito a quello alimentare. Perchè il consumo e l'assunzione di acqua non è solo quello che beviamo, ma anche quello che mangiamo. Si sottolineano anche i grandi sprechi idrici, e di nuovo non quello che beviamo ma quello che ci serve per produrre cibo. Secondo il rapporto "Progress on Drinking Water and Sanitation 2012" della UN - UNICEF e l'Organizzazione Mondiale della Salute (WHO),  per la produzione di un pomodoro, una fetta di pane, 100 gr di formaggio o un hamburger sono richiesti rispettivamente 13, 20, 50 e 2.400 litri d'acqua. Per un chilo di grano ci vogliono 1.500 litri e invece per un chilo di carne siamo ai 15.000 litri (o dieci volte di più). Il 90% del consumo dell'acqua serve per produrre cibo.
Un consumo di dieta vegetariana invece ridurrebbe significativamente i consumi  idrici. Si considera che nel 2025 2/3 della popolazione mondiale potrebbe vivere in condizioni di stress idrico. E nonostante tutto 1/3 parte del cibo prodotto va sprecato o buttato. L'acqua può essere risparmiata ma dipende anche delle nostre scelte di cibo. Non sprecare cibo vuol dire risparmiare acqua.

E tu cosa fai oggi per attribuire la Giornata Mondiale dell'Acqua?